biografia

Dopo un silenzio durato 15 anni, torna la musica del CANTON.

Diventati famosi con la hit "Sonnambulismo" (Sanremo '84), scritta da Enrico Ruggeri, poi arrangiata e trasformata dai tre ragazzi - Marcello Semeraro, Francesco Marchetti e Stefano Valdo - in un pop rock iper elettronico: sequencers, sintetizzatori e ciuffi biondi come si usava negli anni ’80. Ma, ciuffi biondi e borchie glitterate a parte, erano soprattutto i contenuti - interessanti e un certo senso di rottura per il mercato italiano - la qualità, innovazione ed eleganza a farli amare dal pubblico.

La particolarità del progetto CANTON è stata proprio quella di essere stati uno dei rari esempi in cui il pop italiano è apparso in grado di confrontarsi a testa alta con la scena inglese e americana.

Dopo “Sonnambulismo” arriva “Please don’t stay", scritta e prodotta dai Canton stessi, che li ha portati a vincere “Azzurro” e a partecipare al Festivalbar ’85. “Please don’t Stay” fu pubblicata in tutta Europa, Inghilterra inclusa, cosa rarissima allora.
Gli ingredienti erano perfetti insomma per una scalata - peraltro già ben avviata - verso le vette del filone pop new wave europeo.
Fu grazie a “Please don’t Stay", infatti, che i CANTON conobbero Pete Waterman, di Stock Aitken and Waterman, produttore di Dead or Alive, Bananarama, Rick Astley, Donna Summer, Kylie Minugue, Elton John e moltissimi altri. Con lui incisero “Stay With Me”, singolo che presentarono a Canzoni sotto l’Albero ‘86 all’arena di Verona e che l'Ariston riusci a dare in licenza per distribuzione europea e nord americana alla CBS international (ora Sony Music).

E’ il 1986: mentre erano in piena registrazione, la loro casa discografica chiude le produzioni, lasciando però i ragazzi legati ad un contratto discografico che non permetteva al gruppo di muoversi autonomamente.

Tre anni di inattività forzata creano troppe frustrazioni e tensioni e portano il gruppo a sciogliersi.

Francesco si dedica in questo periodo all’attivitá di produttore discografico dance e techno (sua la produzione di Regina), scegliendo così di restare dietro le quinte, come fa anche oggi per questo nuovo progetto dei CANTON.
Marci incide il suo album solista “Rocker”, con brani scritti in parte ancora con Francesco e prodotti insieme ad Alberto Masella, bassista (ora nell’attuale line up dei CANTON, insieme a Mauro Iseppi alla batteria), album uscito come Marci Semeraro & MMS Band.
Stefano emigra negli USA, poi in Canada, dove ha continuato a lavorare come musicista.

Oggi, la musica dei CANTON è tornata, ma sia chiaro: non è un’operazione nostalgia o un remake.
Certo, se si chiudono gli occhi, i CANTON sono i CANTON, e quel loro inconfondibile marchio di fabbrica si riconosce subito: un tocco glamorous,  tonnellate di atmosfere British pop, riff di chitarre ben mescolate a un’elettronica avvolgente.
“La musica dei Canton di oggi è.. la musica di Canton nel 2016  - dice Marcello Semeraro, il frontman - Non ci piace il revival né la nostalgia, non ci piace dire Quelli erano bei tempi, preferiamo continuare a evolverci e portare ai nostri tempi il nostro stile di sempre: l’elettronica rimane la granda nostra passione, ma oggi c’è molto piu spazio per le ballate e per esperimenti e sconfinamenti più ampi in atmosfere rock o funky.”

Quindici anni dopo (quelli passati tra Regina per Francesco, “Rocker” per Marcello e le prime nuove sessioni del 2010) i CANTON oggi hanno nelle orecchie 15 anni in più di musica (loro ed altrui), sono oggi più consapevoli di quello che vogliono suonare, ma con lo stesso entusiasmo e stessa voglia “adolescenziale” di comunicare pop rock come prima ma con la tranquillità e la libertà di comporre veramente quello che piace senza pensare a compromessi di nessun tipo.
L’ingenuità musicale di allora, che creava qualche insicurezza nell’esprimersi, è stata superata con la tranquillità e libertà artistica. Liberi dalla pressione di dover avere successo a tutti i costi, la voglia di suonare  è dettata da un bisogno quasi primordiale, una spinta istintiva a tornare a respirare l'unica aria che per loro è davvero piena di ossigeno, quella del loro pop rock elettronico. Comporre, arrangiare, sudare su un palco… dare e ricevere energia ed fare divertire, scatenare e commuovere il pubblico.

In tutti questi anni, il pubblico non li ha mai dimenticati. "Sonnambulismo" in questi anni è sempre rimasta sul mercato, anzi sembra essere diventato quasi una traccia di culto. La sua riedizione nel 2010, come pure le recenti sucite sul palco, ha ristabilito il contatto fra i CANTON e il pubblico che non li aveva scordati, divenendo la spinta definitiva a pubblicare i pezzi nuovi che avevano composto per pura passione in questi anni.

Il primo di questi è "Senza me", in radio dallo scorso 13 gennaio, ed il cui lyric video in poco tempo sfiora le 300.000 visualizzazioni.
"Musicalmente lo definirei... uno slow-rock elettronico. Non so quanto abbia degli anni '80 e sinceramente non ci abbiamo pensato ne prestato attenzione: questo è il nostro suono di oggi, non revival."

La risposta delle radio, le tante interviste hanno confermato l’affetto dei media e degli ascoltatori nei confronti di questo progetto, il cui secondo passo sarà la pubblicazione, il prossimo 29 aprile, del secondo singolo, “Canzone nuova”, accompagnato da un video con la regia di Nicola Cattani.


E a maggio l’album!  

La storia